Lo spettacolo che viene presentato alla terza serata del Festival di Serravalle ruota attorno alla poetica simbolista che ha influenzato molti artisti, soprattutto francesi, tra la fine dell'800 e i primi del '900, codificando un linguaggio dove la parola assume una funzione rivelatrice e dove l'artista, nel nostro caso il poeta, scova e porta alla luce lo scrigno prezioso dell'universo simbolico.
Il racconto si snoda lungo l'asse tematico della “foresta dei simboli”, partendo quindi dalla fonte della poesia simbolista per eccellenza, Corrispondenze di Charles Baudelaire, per aprirsi e disvelare l'anima segreta della cose in un intreccio armonioso di analogie, stati d'animo, sensazioni visive e olfattive, che in un crescendo continuo di sinestesie portano l'artista ad una percezione dilatata della realtà: “La Natura è un tempio dove incerte parole/mormorano pilastri che sono vivi/, una foresta di simboli che l'uomo/ attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari” (Correspondances Trad di G. Raboni).
L'itinerario, tracciato seguendo il filo del ricordo di una narrazione in cui confluisce gran parte della simbologia simbolista, sognante, paradisiaca, delirante, intrisa di dolce e sfibrante bellezza, si raccoglie e si apre su alcune figure artistiche che hanno illuminato il suo percorso poetico: André Gide, Stéphane Mallarmé, Arthur Rimbaud, Joris-Karl Huysmans, Edgar Allan Poe, quest'ultimo qui ricordato per alcuni splendidi testi poetici tradotti da Baudelaire e Mallarmé.
Ed ecco allora volteggiare l'aquila gidiana del Prometeo male incatenato, simbolo dell'uomo che nutre la propria aquila (la coscienza) fino a farla morire per poi cibarsi dei suoi resti. Finale ambiguo, che riflette per Gide una verità sempre deformata.
Per poi “specchiarsi” nei versi di Mallarmé, di Rimbaud, il poeta-veggente: “...in un granaio, in cui fui rinchiuso a dodici anni, ho conosciuto il mondo, ho illustrato la commedia umana: in una cantina ho imparato la storia...; per lasciarsi quindi rinchiudere nel rifugio dorato di Huysmans ed avvolgere dalle stoffe, dai profumi esotici, circondati da piante rarissime, precipitati in un sogno, travolti dai sensi e da un assordante immaginario... fino a giungere con Edgar Allan Poe alla Terra di sogno (Dream Land – 1844), versi che in qualche modo anticipano la futura trama simbolista legata soprattutto al decadentismo.
La rappresentazione conclude il ciclo perfetto della sua “tenebrosa e profonda unità”, tenuta insieme dalla infinite radici che affondano nel terreno oscuro del reale, del sogno, del ricordo, dove anche gli oggetti diventano dei “portatori d'anima”, con una delle figure più emblematiche della mitologia antica, innalzato a simbolo del valore della bellezza, Narciso, ricordato da Gide nel Trattato, un mito che riscopre il mondo dentro uno specchio d'acqua dove anche “il Poeta devoto si curva sui simboli e tacito scende nel cuore delle cose”.
Poi, tutto viene avvolto dalla fitta ragnatela della “verità dietro le forme”, corrispondenze che scorrono sotterranee e vitali in ogni visione poetica che si schiude.
Prima dello spettacolo si svolgerà la terza serata della 3° edizione della manifestazione “TEATRO E VINO” promossa dagli Amici del Castrum e dal Festival di Serravalle in collaborazione con l’ Associazione Strada del Prosecco Conegliano e Valdobbiadene.
In ogni serata di spettacolo una casa produttrice di Prosecco offrirà un brindisi a tutti gli spettatori
Mercoledì 6 luglio sarà la volta di Val D’Oca, la Cantina Produttori di Valdobbiadene. Costituita nel 1952, rappresenta oggi un'importante realtà enologica, locale e nazionale, formata da 576 Soci viticoltori e 714 ettari di vigne. Ci propongono il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Dry Le Rive di Colbertaldo- Val D’oca
Mercoledì 6 luglio 2011
ore 21.30
Castrum di Serravalle – Vittorio Veneto
CORRISPONDENZE
La verità dietro le forme
Testi scelti e curati da Carla Stella
BIGLIETTI: INTERI € 15,00 RIDOTTI € 12,00 RAGAZZI fino ai 18 anni € 5,00
Prevendite a VITTORIO VENETO presso l’Associazione “Amici del Castrum” (Via Roma, 21 – tel. 0438 57179) e Libreria Il Punto (Via Vittorio Emanuele II, 56 – tel.0438 554664); a CONEGLIANO presso Libreria Quartiere Latino (Via XI Febbraio, 34 – tel. 0438 411989)
La biglietteria al Castrum di Serravalle apre alle ore 20.00 la sera dello spettacolo.
In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà al Teatro Da Ponte di Vittorio Veneto
per ulteriori dettagli: www.serravallefestival.it